La Nuova Sardegna

Alghero

«L’hotel Bellavista deve ritornare a essere produttivo»

di Sergio Ortu
«L’hotel Bellavista deve ritornare a essere produttivo»

Gli abitanti della borgata di Fertilia riuniti in assemblea Viviamo di turismo, ingiusto usare l’edificio per i migranti

28 giugno 2015
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ALGHERO. La preoccupazione degli abitanti è che possa subire un rallentamento il progetto di riuso turistico della borgata di Fertilia, sul quale si viaggia da ormai sei anni e che, qualche mese fa, è riuscito a riprendere affannosamente il suo percorso grazie al passaggio dell'ex cinema e della casa del fascio a patrimonio comunale. I timori sono legati all'ipotesi che potrebbe verificarsi di trasformare l'hotel Bellavista in un centro di accoglienza per migranti. L'immobile di proprietà regionale (al centro peraltro di un contenzioso tra amministrazione regionale e attuale locatario) sarebbe stato proposto come struttura in grado di ospitare duecento migranti da una società che ha partecipato al bando per l'individuazione di nuovi centri di accoglienza.

Il sindaco Mario Bruno, sentito telefonicamente, ha comunque confermato che è volontà del Comune far ripartire il progetto di riuso turistico di Fertilia. «Sono in costante contatto con la prefettura e la Regione - ha riferito Bruno - per avere notizie su eventuali destinazioni di migranti nel territorio di Alghero. A brevissimo conto di incontrare il nuovo prefetto e quindi chiederò di essere informato sugli esiti dei bandi in corso».

Ieri mattina, intanto, si è tenuta un’assemblea aperta di abitanti della città di fondazione, presso il ponte di Fertilia, convocata dal Comitato di Quartiere per ragionare su quello che è stato definito dal presidente del Comitato Luciano Solinas l'ultimo treno da non perdere per il recupero economico di una borgata che come tutta Alghero costruisce la sua economia sul turismo. Presente all'incontro l'assessore allo Sviluppo economico Natacha Lampis che ha confermato che da parte del Comune è stata avanzata la richiesta di acquisire a patrimonio comunale anche l'hotel Bellavista proprio in un’ottica di avvio concreto del progetto regionale di riuso turistico della borgata. «Non si tratta di essere accoglienti o meno di fronte all'emergenza dei migranti- ha riferito il presidente Solinas -, da ottobre la borgata ne ospita un centinaio», ma si è colta l’occasione per ribadire che è necessario far marciare il procedimento articolato e complesso di recupero strutturale del centro storico di Fertilia e dei suoi immobili demaniali.

Grazie all'impegno del Comune e della Caritas diocesana poco più di un mese fa è stata trovata una degna accoglienza alle mamme che occupavano l'hotel Bellavista da oltre un anno. Ora si vorrebbe far ristrutturare il grande edificio sulla piazza, per riportarlo alla sua naturale destinazione turistica. «Viviamo con quello che l'economia turistica ci porta tre-quattro mesi l'anno - hanno riferito alcuni commercianti - pertanto perdere strutture alberghiere significa perdere il nostro pane quotidiano e non possiamo permettercelo. Fertilia attende da mezzo secolo il recupero degli immobili demaniali. Oggi i soldi o comunque le progettualità ci sono, non si deve perdere altro tempo».

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