La Nuova Sardegna

Alghero

Individuate le linee guida del piano urbanistico

di Gianni Olandi
Individuate le linee guida del piano urbanistico

La giunta guidata da Mario Bruno spera di poterlo approvare a dicembre Non sarà più “mattone selvaggio” ma tutela ambientale e turismo di qualità

05 maggio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. È cominciato il lungo e complesso percorso del piano urbanistico comunale affidato alla redazione dell'architetto Emilio Zoagli e della sua equipe di tecnici. Un percorso cominciato nei giorni scorsi con la presentazione dei contenuti alla Consulta comunale permanente per lo sviluppo economico e il lavoro. Un organismo nel quale sono rappresentate tutte le fasce sociali, culturali, economiche e imprenditoriali della città. Il percorso sarà ancora lungo anche se, se si guarda indietro, sarà piuttosto breve visto i tempi che hanno accompagnato l’attuale Puc assegnato ai tempi della giunta guidata da Carlo Sechi, ha attraversato quella di Tonino Baldino, poi i circa 10 anni di Marco Tedde, quindi i 18 mesi di Stefano Lubrano. Poco meno di 20 anni di astanteria.

Ora a meno di un anno l’esecutivo guidato da Mario Bruno ne lascia già vedere i contorni con quel primo contatto con la Consulta ma anche con un programma i cui tempi, allo stato attuale, appaiono già definiti. Ora, in questa che si può chiamare Fase 1, si aprirà uno spazio di informazione, un confronto in rete e un ufficio di ascolto. La Fase 2, che si concluderà nel dicembre 2015, prevede ancora confronti con le realtà territoriali, i quartieri, Fertilia, le borgate, la città storica, le scuole elementari, laboratori con le scuole dell’obbligo, focus con gruppi tematici e un “open space technology” su Maria Pia, spazi pubblici e spiagge. Per quanto riguarda Maria Pia va sottolineato che sta assumendo, negli elaborati, la funzione di grande parco urbano senza trascurare gli aspetti produttivi funzionali ai servizi. C'è anche un progetto integrato di riqualificazione del quartiere della Pietraia (Pirp). Quartiere che forse più di altri è stato sottoposto a una urbanizzazione disinvolta, appesantito da una edilizia di assalto e penalizzato da una viabilità obbligata che lo rende parzialmente invivibile. L’adozione del piano urbanistico comunale è fissata per l’aprile del 2016, da quella data si procederà alle fasi di gestione delle osservazioni e delle proposte con incontri serrati con le realtà territoriali. Il percorso, secondo queste scadenze che si è date l'amministrazione Bruno, non è poi così lontano soprattutto se i tempi saranno rispettati. E soprattutto se si fa riferimento alla tempistica del passato. Per quanto riguarda il turismo, le linee guida accennano a una ricettività di qualità e diffusa, al potenziamento della sua attuale struttura consolidata e a forme innovative, legate all'ambiente e integrate con il Parco di Porto Conte. Il filo conduttore sembra quindi essere quello della valorizzazione ambientale e della elevazione degli standard qualititativi. Anche per l’edilizia, altra colonna dell’economia locale, si fa cenno a una “riqualificazione urbana”. Va ricordato che oggi lo strumento urbanistico non ha nel contesto socio economico locale il peso che aveva in passato quando intorno alle cartografie cadevano sindaci e giunte, e la Procura della Repubblica era costretta a seguire corsi accelerati sul metro cubo catalano. Lo strumento quindi, comunque importantissimo, viene oggi guardato con maggiore serenità e con la speranza che abbia specifiche funzioni di riordino, appunto riqualificazione, rispetto alle ben note vicende del passato quando, tanto per fare un esempio, per favorire le lottizzazioni dei singoli impresari non si realizzavano i marciapiede (è il caso della parte iniziale della via Degli Orti) e si predisponevano lottizzazioni comprendendo i vicoli ciechi.

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative