La Nuova Sardegna

Alghero

Il Consorzio ha presentato il progetto per il porto

di Gianni Olandi
Il Consorzio ha presentato il progetto per il porto

Previsto un investimento di 18 milioni da parte di un pool di imprenditori privati Il piano prevede 380 altri posti barca, servizi e un indotto di 140 posti di lavoro

03 maggio 2015
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ALGHERO. Sala affollatissima ieri mattina nell'hotel Catalunya per la presentazione del progetto di riqualificazione a ampliamento dell’aerea portuale da parte del Consorzio del Porto presieduto da Giancarlo Piras. Oltre agli operatori del porto, diretti interessati, c’erano le rappresentanze del mondo imprenditoriale, sindacale e del comparto mercantile. Alla presentazione ha assistito anche il sindaco Mario Bruno che ha ribadito il grande interesse della amministrazione comunale verso l'area portuale, puntualizzando ancora una volta che l'uscita dal Consorzio, avvenuta qualche settimana fa, è stata determinata da disposizioni governative in relazione alla presenza dell’ente locale nelle partecipate.

Con l'ufficializzazione del progetto del Consorzio del Porto, realizzato da uno studio tecnico di Pisa coordinato dall’ingegner Raffele Bocaccini, che sarà presentato prossimamente alla Regione, gli elaborati sono ora due, compreso quello di “Marinedì” redatto da un gruppo di imprenditori del settore nautico. Entrando nel merito della proposta si nota subito che attraverso la procedura del projet financing l'investimento previsto si aggira intorno al 18 milioni di euro. Ci saranno 380 nuovi posti barca, in aggiunta agli oltre 2000 già esistenti, un adeguamento complessivo degli approdi, per oltre sette chilometri, ai moderni standard nautici, servizi igienici lungo tutte le banchine principali, per la diga di sopraflutto nuovo accosto e pontili per i transiti stagionali, un centro servizi alla radice del molo di sottoflutto, quello abitualmente chiamato Rizzi in memoria dell'impresa che lo realizzato, riqualificazione dell'area dei cantieri attraverso una nuova collocazione che non interferirà con l'attività nautica. Aspetto certamente non secondario quello riguardante la nascita di un indotto di circa 140 nuovi posti di lavoro.

«Vogliamo un porto polifunzionale – ha detto il presidente Giancarlo Piras – e il nostro progetto intende riconoscere lo sforzo economico di Stato e Regione per la realizzazione della struttura portuale attraverso un congruo canone concessorio la cui durata è limitata a 30 anni». Dopo l'uscita del Comune dal Consorzio la richiesta assume quindi un carattere prevalentemente privato, su un’opera realizzata interamente con risorse pubbliche,ma il presidente Piras ha voluto sottolineare più volte l’esigenza di una collaborazione con l'ente locale, un confronto costante come indirizzo e supervisione, evidenziando a questo proposito il gradimento degli associati per la presenza di Mario Bruno. La Regione dovrà ora verificare se esistono le condizioni per procedere a un bando pubblico per l’assegnazione della gestione del porto e questa valutazione, negli uffici dell'assessorato agli enti locali, sarebbe in una fase piuttosto avanzata.

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