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Cap d’any, in città si annuncia il pienone

di Andrea Massidda
Cap d’any, in città si annuncia il pienone

I principali alberghi urbani garantiranno la disponibilità di 1.500 posti letto. Prenotazioni già a quota 70 per cento

24 dicembre 2014
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ALGHERO. Per il comparto ricettivo della Riviera del Corallo con l’arrivo del Natale comincia il count down verso la notte di San Silvestro attraverso una settimana di appuntamenti che culminerà con il concerto del rapper pugliese Caparezza sulla banchina storica del porto. La buona notizia è che - stando almeno al numero piuttosto elevato di prenotazioni ricevute sino a oggi - gli albergatori algheresi potrebbero registrare il tutto esaurito. Sono complessivamente otto gli hotel aperti in città (si tratta delle strutture più rinomate: dal Las Tronas al Carlos V, passando per il Catalunya, il Green, l’Angedras, l’Alma, il Margherita e il City) e in totale assicureranno ai vacanzieri la disponibilità di almeno 1.500 posti letto.

Una cifra ragguardevole, anche perché a questi vanno aggiunti quelli offerti dai bed & breakfast, così tanti che al momento sfuggono a una stima precisa. Ciò che è certo già da adesso, tuttavia, è che il numero delle camere riservate, ieri superava il 70 per cento: una cifra che fa ragionevolmente pensare al sold out per il 31 e nei cosiddetti giorni spalla (il 30 dicembre e il primo gennaio). La conferma, del resto, arriva da Stefano Visconti, presidente del consorzio turistico Riviera del Corallo.

«Quest’anno - spiega - abbiamo potuto contare su un marketing territoriale partito in anticipo rispetto al solito e su una programmazione di eventi e intrattenimenti indubbiamente di richiamo da poter proporre ai clienti. Ad esempio - continua Visconti - il comparto della ristorazione, secondo importantissimo anello della filiera turistica, proporrà come consueto menu tematici per San Silvestro, ma è pronto a soddisfare le necessità dei visitatori di giornata». Già, perché specie in tempi di crisi economica, il villeggiante si divide in due categorie: il residente (che pernotta nelle strutture ricettive cittadine) e il gitante, che invece limita la sua presenza alla giornata. Va da sè che il prodotto Cap d’any sotto il profilo turistico fa riferimento prevalentemente al mercato interno, quindi sardo.

«Proprio questo tipo di clientela - precisa il presidente del consorzio turistico - è quella che non avendo necessità di prenotare biglietti aerei per garantirsi la trasferta, scioglie la riserva sulla prenotazione alberghiera all’ultimo momento, quindi il fatto che alla vigilia di Natale ci siano già tante richieste fa sperare nel pienone. Il Cap d’any - conclude - è un’oasi fuori stagione che assicura extra alla manodopera locale impiegata nella filiera turistica, e qualche ricavo da portare a bilancio per le attività produttive, prima del calo fisiologico invernale».

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