La Nuova Sardegna

Alghero

Suolo pubblico, Pais annuncia ostruzionismo

ALGHERO. Non si placano le polemiche politiche sulla delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale a proposito delle concessioni di suolo pubblico a bar e ristoranti. Tanto che se l’ammin...

16 dicembre 2014
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ALGHERO. Non si placano le polemiche politiche sulla delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale a proposito delle concessioni di suolo pubblico a bar e ristoranti. Tanto che se l’amministrazione mira a portare la sua proposta all’esame dell’assemblea civica entro la fine dell’anno, parte dell’opposizione, per voce del consigliere di Forza Italia Michele Pais, annuncia un’opera di ostruzionismo affinché il provvedimento non venga promosso dall’aula prima del 31 dicembre 2014 e quindi diventi subito esecutivo. «Mi sento di poter rassicurare gli esercenti pubblici - dice Pais -, vittime incolpevoli di una delibera sbagliata e irrazionale: faremo di tutto perché non venga approvata dal consiglio e, così, non entri in vigore nel 2015». Secondo lo stesso consigliere azzurro, la controproposta di Forza Italia sarà quella di ritirare la delibera irricevibile. «Dobbiamo subito sederci a un tavolo - continua - per definire una programmazione seria e concordata con tutti i portatori di interesse. È offensivo che provvedimenti del genere si pensi possano essere confezionati di nascosto e approvati tra Natale e Santo Stefano.

Nel frattempo sulla questione interviene anche Natacha Lampis, assessore alle attività produttive, che difende a spada tratta la delibera approvata dall’esecutivo. «Oltre alla chiarezza e alla trasparenza delle regole - spiega -, uno degli obiettivi che la proposta di regolamentazione persegue è quello di rendere la procedura di richiesta e di autorizzazione del suolo pubblico più efficiente, snella e semplice per gli esercizi pubblici. Voglio rassicurare che nessuna prevede la produzione di particolari attestati, come ad esempio il Durc, in sede di presentazione della domanda. La nostra intenzione, in coerenza con gli obiettivi del provvedimento, tra cui vi è anche la promozione del lavoro stabile, è semplicemente di far decadere la concessione qualora le irregolarità fossero accertate dagli uffici, autorità ed enti che sono preposti a questo tipo di verifiche». (a.m.)

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