La Nuova Sardegna

Alghero

Concessioni per i tavolini, scontro tra Tedde e Bruno

di Andrea Massidda
Concessioni per i tavolini, scontro tra Tedde e Bruno

Per l’ex sindaco la delibera della giunta «affossa i titolari di bar e ristoranti» Ma l’attuale primo cittadino replica: «Quando governava lui era il far west»

14 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Ancora non è arrivata all’esame del consiglio comunale e già fa discutere la delibera che riscrive le regole sulla concessione del suolo pubblico in città, approvata nei giorni scorsi dalla giunta guidata da Mario Bruno. Il bello è che a contestarla non sono i titolari di bar e ristoranti, che ancora devono riunirsi per esprimere un giudizio, bensì l’ex sindaco Marco Tedde (Forza italia), ora consigliere regionale. Il quale non risparmia critiche al suo successore concludendo che, per le sue restrizioni, quel provvedimento rischia di affossare l’intero comparto. Pronta la replica dell’attuale primo cittadino. «Mi dispiace per Tedde - dice - ma le sue politiche da far west e del fai-da-te, che portano a campare alla giornata, sono finite».

L’accusa di Tedde. Tra i due, dal punto di vista politico, non volano certo parole tenere. «Dopo tre anni di lassismo e confusione - attacca Tedde - sulla problematica dei suoli pubblici, arrivano norme draconiane e inutilmente punitive nei confronti di quegli imprenditori che costituiscono l’ossatura del sistema economico algherese. Norme - prosegue - che colpiscono una classe imprenditoriale viene vista da questa amministrazione come parassitaria e privilegiata e per questo da colpire secondo un vecchio pregiudizio ideologico che non esalta e premia il merito, ma è basato sull'invidia sociale e sulla distruzione di chi ce la fa».

La risposta di Bruno. Secca la replica del primo cittadino, che rimanda le accuse al mittente. «La nostra proposta - dice Bruno - sarà vagliata dal consiglio comunale e comunque non affossa alcun comparto, anzi farà nascere nuove opportunità commerciali: viene premiato chi esercita l’attività tutto l’anno e crea occupazione, viene diversificata ed estesa l’offerta, vengono armonizzate le esigenze». Nulla di punitivo, dunque. «Noi siamo amministratori - conclude Bruno - e il suolo è anche dei pedoni, delle persone con disabilità, delle persone che possono aver bisogno di mezzi di soccorso. Marco Tedde, che è caduto sul Puc senza approvare nessun atto di pianificazione, da Cagliari o chissà da dove continua a fare il paladino dell’assenza di regole per far ripiombare la città nel caos e alimentare le guerre dei tavolini con i ricorsi al Tar del recente passato. Ma noi non glielo consentiremo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative