La Nuova Sardegna

Alghero

Ecco 700 bottiglie di spumante “marino”

di Gianni Olandi
Ecco 700 bottiglie di spumante “marino”

Enologia d’autore, per sette mesi il vino è stato conservato a 28 metri di profondità nelle acque dell’Area Protetta

13 dicembre 2014
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ALGHERO. Sono emerse le 700 bottiglie di Akenta che per sette mesi hanno vissuto un processo di conservazione a 28 metri di profondità, nelle acque del Parco di Porto Conte. L'esperimento voluto dalla Cantina Sociale di Santa Maria La Palma in collaborazione con il Parco ha concluso una esperienza straordinaria, un processo innovativo unico in Italia, del quale saranno presentati ora i risultati.

La cantina subacquea in un contesto ambientale di assoluta integrità, secondo gli esperti, rappresenta la condizione ideale per l’affinamento del vino: temperatura costante, pressione, luce non diretta, assenza di vibrazioni. Per le settecento bottiglie di Akènta immerse da maggio a novembre nell’incubatrice naturale dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia è l’ora delle presentazioni e a Santa Maria si respira aria di festa e orgoglio. Per la coop che annovera 300 soci conferitori e che ridistribuisce sul territorio 8 degli 11 milioni di fatturato, è indubbiiamente un momento particolare. L'idea, svolta in strettissima collaborazione con il Diving Center Blue Service ha già prodotto un primato: l’Akènta è il primo vino ad aver ottenuto la certificazione di qualità del Parco di Porto Conte. «Un valore aggiunto rilevante sul piano economico – sottolinea Vittorio Gazale, direttore del Parco – ma anche un’ulteriore opportunità di attrazione per la nostra riserva e una ricaduta promozione di immagine che non è possibile quantificare».

Lo spumante adagiato sui fondali della riserva marina di Capo Caccia è stato visitato per l’intera estate da centinaia di sub accompagnati da tutti i diving center della Riviera del Corallo. Le procedure della conservazione sono state seguite e supervisionate dalla Enosis, il Centro Ricerche sul vino applicato allo sviluppo enologico diretto da Donato Lanati, autorevole esperto come pochi in Europa. Lanati presenterà i risultati della sperimentazione nel convegno in programma mercoledì prossimo, alle 18 nella Biblioteca del Mediterraneo nell’ex Chiesa di Santa Chiara, nel complesso del Vecchio Ospedale insieme al Direttore del Amp e del Parco di Porto Conte, Vittorio Gazale. I due enti sono infatti gli attori principali, insieme alla Cantina, di questa prima sperimentazione che, senza il loro contributo non si sarebbe potuta realizzare.

Parteciperanno all’incontro di presentazione Giuseppe Carrus, curatore della Guida Vini del Gambero Rosso e il presidente della Cantina di Santa Maria La Palma, Mario Peretto, che ha posto la materia prima per questa fase sperimentale che sembra sarà riproposta anche nei prossimi anni.

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