La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero

Stop ai tavolini selvaggi, la giunta riscrive le regole

Andrea Massidda
Stop ai tavolini selvaggi, la giunta riscrive le regole

Approvata dall’amministrazione la proposta di variante al piano commerciale

12 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Turisti costretti a vere e proprie gimkane sui marciapiedi, viuzze quasi inaccessibili, piazze del centro storico praticamente occupate da tavoli, sedie e addirittura da salottini con tanto di giganteschi ombrelloni. Fatto salvo il sacrosanto diritto dei commercianti a poter lavorare, e tenuto conto che in una località turistica è impensabile non poter mangiare o sorseggiare una bevanda all’aperto, è molto probabile che immagini simili diventino presto un ricordo. Sarà così se la delibera sulle nuove regole per l’occupazione di suolo pubblico approvata nei giorni scorsi dalla giunta guidata da Mario Bruno troverà anche l’assenso del consiglio comunale. Oggi la proposta sarà vagliata dalla commissione Attività produttive ed entro la fine del mese sarà sottoposta all’esame del Consiglio per il definitivo via libera.

Zona rossa. Al di là di quella che sarà la reazione dei commercianti - delle cui istanze si è comunque tenuto conto - il progetto elaborato dall’assessorato alle Attività produttive ha senza dubbio il merito di mettere fine a una sorta di anarchia consolidata negli anni. E che l’estate scorsa è degenerata anche in quella che era stata ribattezzata “guerra dei tavolini”. Ora le regole sono poche e semplici, fondamentalmente ispirate ai principi di frontalità e proporzionalità, con differenze tra centro storico, dotato di una zona rossa, e le altre aree urbane. Significa, ad esempio, che nella città vecchia il rapporto tra superficie interna e occupazione esterna potrà essere al massimo del 60 per cento (100 per cento nelle altre zone) e che bar e ristoranti dovranno consentire il passaggio pedonale lasciando uno spazio di due metri, e non dovranno sconfinare davanti alle attività limitrofe. «L’obiettivo dice l’assessore alle Attività produttive Natascha Lampis - è quello di eliminare le ambiguità e ridurre i margini di discrezionalità attraverso regole equilibrate».

Multe salate e premialità. Premesso che le sanzioni per i trasgressori saranno salatissime, tra le novità più interessanti l’introduzione di premialità (in termini di metri quadrati concessi) a favore dei ristoratori che svolgono un lavoro di qualità, tengono aperto tutto l’anno e hanno assunto almeno cinque dipendenti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative