La Nuova Sardegna

ALGHERO. A margine della vicenda di Maria Pia riguardante la richiesta di risarcimento di danni di oltre 4 milioni e mezzo di euro presentata dai titolari del projet financing di Maria Pia, va segnalato che l'ipoteso progettuale nel suo complesso prevedeva anche la gestione del palazzo dei congressi. L'impianto costato 25 milioni di euro di risorse pubbliche praticamente in stato di abbandono. L'utilizzo del centro congressi rappresentava, nelle intenzioni del Comune, forse l'unico sistema per farlo nascere a livello operativo visto che fino a oggi la struttura rappresenta soltanto un monumento alla incapacità della gestione pubblica. Rimettere in modo l'impianto comporta infatti pesanti investimenti che oggi il pubblico non è in grado di affrontare. L'affidamento in gestione alla società proprietaria degli alberghi avrebbe avuto il compito di creare le condizioni per un pieno utilizzo anche in riferimento al turismo congressuale. Fenomeno quest'ultimo che seppure in calo rispetto al passato rappresenta comunque un valido supporto all'attività ricettiva anche perchè si svolge abitualmente nelle fasce basse della stagione, primavera o autunno, quando si fa meno sentire la pressione dell'attività tradizionale delle vacanze. Non è un caso che l'impianto venne realizzato in un'area che urbanisticamente prevedeva la realizzazione di alberghi. A parte le questioni di natura tecnica, soprattutto quelle legate all'impiantistica , il centro congressi pone oggi seri problemi per i costi di gestione che comporta. In particolare quelli energetici. Si parla di impegni finanziari compresi tra i 2 e i 3 milioni di euro all'anno. Una partita che sarebbe stata comunque piuttosto seria e complicata anche per l'investimento privato. Va ricordato che sul palazzo di Maria Pia da tempo si ipotizza un possibile utilizzo parziale, con attività diversificate, non proprio legate al contesto ricettivo dove è stato realizzato. (g.o.)