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Niente soldi per l’ospedale, protestano Tedde e Bruno

Pinuccio Saba
Niente soldi per l’ospedale, protestano Tedde e Bruno

La giunta regionale ha stanziato i fondi per Sassari, Cagliari e San Gavino. L’esponente azzurro: «Il sindaco si deve mettere alla testa della mobilitazione»

16 novembre 2014
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ALGHERO. La giunta regionale ha varato il piano per gli interventi di rilevanza strategica per la sanità, un piano che riguarda i poli ospedalieri di Sassari, Cagliari e San Gavino. «Spiace dover rilevare che il presidente Pigliaru abbia completamente dimenticato il nuovo ospedale di Alghero». È immediato l’intervento dell’ex sindaco di Alghero e vice capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Marco Tedde che denuncia il mancato finanziamento per il nuovo ospedale di Alghero «previsto dal piano sanitario regionale, interpretato sotto il profilo progettuale dal Dipartimento di Architettura con un piano di fattibilità costato 800 mila euro quasi identico a quello dell’ospedale di San Gavino».

Marco Tedde ma anche il sindaco Mario Bruno, ricordano che sette anni fa l’amministrazione comunale aveva anche individuato l’area (Taulera) dove far sorgere il nuovo ospedale previsto dal piano sanitario regionale varato da Renato Soru, con tanto di variante al piano regolatore generale. Le risorse destinate ad Aklghero, 80 milioni di euro, provenivano dai fondi Fas. La vista ad Alghero dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, lo scorso 18 agosto, sembrava far presagire un iter positivo per il nuovo ospedale. «Ma l’assessore Arru non ci ha dato le risposte che speravamo – commenta il sindaco Mario Bruno –. È inaccettabile la scelta della Regione: ci dicano se vogliono smantellare la sanità del territorio oppure rafforzarla.

L’incontro con l’assessore Arru non ha chiarito nulla. Dirottamento di fondi? No, più semplicemente la Regione tenuto in considerazione le esigenze di Sassari, Cagliari e San Gavino ma non quelle di Alghero». Secondo Marco Tedde «La sanità algherese viene completamente trascurata, annaspa in strutture fatiscenti, con apparecchiature inadeguate, personale quantitativamente scarso e assistenza non sempre su livelli qualitativi accettabili. Una sanità che definire malata a volte pare un eufemismo, che galleggia solo grazie alla grande professionalità di tutto il personale che pur operando in condizioni logistiche difficili riesce a non far affondare un sistema che ha estrema necessità di una nuova struttura».

Anche per questa ragione l’esponente azzurro sostiene che «il sindaco dovrebbe mettersi alla testa di una larga e decisa mobilitazione del territorio e della politica tutta, e proclamare uno stato di agitazione permanente per avere a favore della sanità algherese quantomeno le medesime attenzioni che la giunta Pigliaru ha riposto su San Gavino». Anche per smentire il dubbio che le critiche alla giunta regionale di centro destra di qualche mese fa, fossero solo «ciniche strumentalizzazioni politiche».

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