La Nuova Sardegna

Alghero

Maria Pia, interessi privati e sviluppo ecosostenibile

di Gianni Olandi
Maria Pia, interessi privati e sviluppo ecosostenibile

A confronto un progetto da 1.200 posti letto o quello di un parco urbano Ma il Comune dovrà affrontare i casi di usucapione che gravano sull’area

15 novembre 2014
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ALGHERO. L'area di Maria Pia continua a essere al centro dell'attività politica e in particolare sul fronte degli episodi di usucapione, qualcuno già consolidato, altri in procinto di esserlo e altri ancora “stoppati” dalla amministrazione comunale. L’interesse è indubbiamente forte in quanto, secondo anche un voto unanime del consiglio comunale, l’area, come la individua il vecchio piano regolatore generale, dovrebbe essere interessata da interventi turistico-ricettivi. Ma le situazioni di usucapione stanno creando non pochi problemi visto che l’area andrebbe frammentata dalle porzioni passate di mano, determinando quindi sul piano progettuale anche problemi di programmazione. L’avvocato Gavino Tanchis, in qualità di presidente della sesta commissione ha convocato l'organismo consiliare per una sorta di indagine conoscitiva che dovrebbe coinvolgere tutti i sindaci che a vario titolo si sono occupati (o non se ne sono occupati affatto) del gioiello di famiglia compreso tra lo stagno del Calik e il mare. Un lavoro indubbiamente complesso anche perché Tanchis non dovrà dimenticare di chiedere lumi anche ai segretari comunali che si sono avvicendati a Palazzo di Sant'Anna, ai dirigenti, agli stessi vertici dell’ufficio legale. L’indagine della commissione si pone evidentemente l’obiettivo di accertare se vi sono state responsabilità da parte degli amministratori nella gestione di un bene prezioso come la cinquantina di ettari di Maria Pia.

Ma su Maria Pia c'è anche un altro versante, indubbiamente più riservato, che è quello della fitta serie di diplomazie messe al lavoro dal gruppo privato che sovraintende all’ipotesi progettuale degli insediamenti alberghieri, la Sofingi della famiglia Giorico e la 2 C del geometra Isio Camboni.

Ci sono infatti da recuperare quelle situazioni di usucapione che potrebbero compromettere o condizionare il progetto, trattative sono in corso ma in una situazione di estrema incertezza in quanto su Maria Pia si parla sempre più apertamente di un grande parco urbano con una ricettività alberghiera decisamente leggera. Sempre in via riservata è inoltre in atto una sorta di ping pong tra una proposta per 1.200 posti letto, evidentemente di interesse della proprietà, e una che non supera i 600 di provenienza della amministrazione comunale. Ma niente di ufficiale.

L’individuazione della consistenza dell’intervento non è infatti secondaria ai fini della riuscita dello stesso progetto. Gli interessi coinvolti su questa partita sono decisamente consistenti anche perché coinvolgono in via diretta quelle situazioni che l’usucapione l’hanno portata a buon fine.

Sempre su Maria Pia da ricordare che gli studenti della facoltà di architettura si sono cimentati in un recente passato nella presentazione di progettualità riguardanti il suo utilizzo. Dominante è stata tra i futuri architetti l’indicazione della scelta di parco urbano, ricco di servizi, tempo libero, momenti culturali, uno spazio da vivere intensamente per turisti e residenti.

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