La Nuova Sardegna

Alghero

alghero

Edilizia in crisi: il mattone non tira più

Gianni Olandi
Edilizia in crisi: il mattone non tira più

Calano gli acquisti di case di nuova costruzione, va meglio l’usato, ma le banche hanno ristretto la concessione di mutui

31 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Per diversi decenni l'edilizia è stata il vero motore dell'economia locale, capace di trascinare l'intero comparto artigiano con favorevoli ricadute di ordine occupazionale. Ora il mercato immobiliare sembra posizionato in una situazione di stretta sopravvivenza. L'offerta di appartamenti di nuova costruzione, viene soltanto sfiorata dalla domanda, lo stesso mercato non riesce ad assorbire l'esistente determinando una stagnazione delle vendite, evidente conseguenza della crisi economica e delle ristrettezze del credito.

«Abbiamo conosciuto tempi decisamente migliori - sostiene Mario Scanu della Global Service Immobiliare - e ci stiamo trovando da qualche anno di fronte a un mercato indeciso. Vendite che una volta erano possibili attraverso il credito bancario, oggi sono più complesse, spesso non vanno a conclusione proprio per la chiusura che giunge dalle banche». C’è da dire che oltre il 50 per cento degli acquisti di case in città avviene con denaro contante.

L'agente immobiliare segnala poi che il 30 per cento delle trattative che vanno a buon fine sono quelle legate alla concessione del mutuo regionale per la prima casa, un altro 10 per cento è rappresentato da clientela che ha venduto la propria abitazione e intende acquistarne una nuova, magari più grande, e riesce ad affrontare il nuovo acquisto con le risorse incassate dalla vendita contraendo in aggiunta un piccolo mutuo a integrazione.

Si sta rivelando invece piuttosto vivace il mercato dell'usato: il costo si aggira tra i 1.500/1.800 euro a metro quadro aprendosi a fasce di mercato respinte dall'impossibilità ad acquistare il nuovo le cui quotazioni vanno, nei casi migliori, oltre i 2.200 euro escludendo evidentemente le zone pregiate e quelle con vista mare.

Nell'usato risulta anche ampia la disponibilità con almeno 400 appartamenti sul mercato. Nel nuovo, secondo alcuni recenti aggiornamenti, l'offerta sarebbe attestata tra i 150 e 200 appartamenti.

Chi ha invece pensato di investire nel mattone con obiettivi di tipo speculativo ha probabilmente sbagliato i conti visto che la crisi economica non favorisce la rivalutazione dell'investimento.

Qualche anno fa era piuttosto fiorente la domanda estera di appartamenti sulla Riviera del Corallo. «Da tempo questo mercato si è appiattito - spiega l'agente immobiliare - uno dei riferimenti era la clientela inglese. Oggi le poche richieste riguardano acquisti di dimensioni modeste, più frequenti con destinazioni al di fuori dall'area urbana. Recentemente si è presentata una domanda russa, ma anche in questo caso di piccola entità».

La strage

Famiglia sarda sterminata in Germania, sgomento nell'isola: «Le loro radici sono qui, tornavano spesso»

di Giancarlo Bulla
Le nostre iniziative