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tassa di soggiorno

Lampis: «Serve per tutti» Tedde: «È un boomerang»

Lampis: «Serve per tutti» Tedde: «È un boomerang»

ALGHERO. «Lo strumento che vogliamo sperimentare consente ai Comuni di andare nella direzione intrapresa dalla maggior parte dei comuni a vocazione turistica: garantire a tutti, cittadini e turisti,...

25 ottobre 2014
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ALGHERO. «Lo strumento che vogliamo sperimentare consente ai Comuni di andare nella direzione intrapresa dalla maggior parte dei comuni a vocazione turistica: garantire a tutti, cittadini e turisti, benefici con servizi efficienti e di qualità. Non ci sarà alcun danno per il comparto turistico della città. E nessuna posizione "contro" la categoria». Così Natacha Lampis, assessore comunale alle Attività produttive, replica agli imprenditori del comparto turistico che protestano per l’istituzione della tassa di soggiorno. Natcha Lampis ricorda che i comuni che appilacano la tassa di soggiorno, rappresentano il 50 per cento dei posti letto del panorama nazionale, «comuni a vocazione turistica, dove l'applicazione dell'imposta non ha indebolito la competitività delle imprese».

L’esponente dell’esecutivo guidato da Mario Bruno ricorda che la scorsa estate, in fase di concertazione, l’amministrazione aveva accolto la richiesta degli imprenditori decidendo di rinviare l’applicazione dell’imposta prima e ottobre e poi a gennaio. Ora, sostiene Natacha Lampis, non è più possibile rinviare l’applicazione a causa dei tagli ai trasferimenti da Stato e Regione. «Abbiamo avuto il coraggio di fare scelte di campo nette, ma con lo sguardo rivolto al bene della città – sottolinea l’assessore Lampis, che ribadisce anche l’impegno a stanare il sommerso –: il gettito incamerato sarà destinato al decoro urbano e servirà a garantire servizi efficienti per tutti, imprenditori compresi». Una decisione, che oltre agli imprenditori turistici, aveva innescato la protesta dei gruppi consiliari di opposizione di centro sinistra e centro destra. «Una decisione assunta in totale autonomia e in dispregio delle osservazioni prevenute dalle associazioni di categoria – hanno detto in aula Maria Grazia Salaris ed Enrico Daga –. Gli stessi operatori hanno voluto ribadire che la scelta scellerata dell'amministrazione comunale comporterà una concorrenza ancora più forte degli altri comuni a vocazione turistica limitrofi con una possibile contrazione dell’occupazione. Sono note inoltre le difficoltà legate alla reale riscossione di questa tassa che comporterà in alcuni casi costi superiori alla stessa tassa». Il vice presidente del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale Marco Tedde invita invece a ripensare la tassa di soggiorno. «Così com’è – sottolinea – il balzello rischia di favorire le attività che operano nei comuni laddove invece non è stato istituito e di rivelarsi un vero e proprio boomerang, dannoso per la città e per le imprese». (p.s.)

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