La Nuova Sardegna

Alghero

Porticciolo, la Forestale mette i sigilli al campeggio

di Gianni Olandi
Porticciolo, la Forestale mette i sigilli al campeggio

La società che gestisce la struttura ha presentato un ricorso contro il sequestro La case mobili sarebbero state realizzate in violazione alla normativa edilizia

14 ottobre 2014
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ALGHERO. Il camping di Porticciolo , sulla fascia costiera a Nord della città, è stato posto sotto sequestro. Il provvedimento è stato adottato al termine delle indagini svolte dal Corpo Forestale che avrebbero accertato all'interno della struttura ricettiva una serie di violazioni di tipo edilizio.

La materia del contendere riguarderebbe le cosiddette “case mobili” che secondo gli accertamenti non avrebbero alcuna funzione di mobilità ma sarebbero degli impianti fissi veri e propri, collegate stabilmente alla rete dei servizi, e quindi realizzazioni in violazione alla normativa edilizia vigente e inserite inoltre in un contesto ambientale sottoposto a vincolo. Gli accertamenti del Corpo Forestale sono andati avanti per mesi ma la settimana scorsa, dopo il via libera della procura, sarebbe stato adottato il provvedimento di sequestro giunto quando ormai si sta concludendo la stagione turistica.

La società titolare della struttura ricettiva, difesa dagli avvocati Francesco Carboni, Marco Loi e Nicola Satta, ha presentato opposizione al provvedimento di sequestro e ieri mattina tale atto è stato formalizzato in tribunale a Sassari. Sarà ora il giudice del riesame a entrare nel merito del ricorso dei legali. Una decisione in tal senso è attesa per i prossimi giorni. Nel ricorso dei legali viene evidenziato che tali installazioni sono conformi alla legge regionale 21 del 2011 e inoltre sono compatibili, secondo il Testo Unico sull’edilizia, quando sono destinate a ospitare utenza nelle strutture turistiche aumentando la capacità ricettiva senza l’appesantimento stabile delle aree interessate dagli insediamenti. Il contenzioso non è difforme da quello vissuto negli anni scorsi da un altro impianto che pratica l'attività del campeggio, quello sullo stagno del Calich, dove si è registrato un analogo provvedimento di sequestro e sempre in materia di “case mobili”. Vertenza che si è risolta e quest’anno il camping Calik Blu ha regolarmente riaperto e ripreso l'attività.

Nel caso di Porticciolo, uno degli impianti storici della Riviera del Corallo, le verifiche eseguite dai forestali avrebbero inoltre individuato ulteriori elementi nelle realizzazioni dell'area destinata a ospitare il campeggio, tali da ipotizzare il reato di violazioni edilizie.

Da segnalare che i recentissimi provvedimenti adottati dalla giunta regionale – la delibera dell'esecutivo presieduto dal presidente Pigliaru è di qualche giorno fa – per quanto riguarda le attività con destinazione turistica, prospettano la possibilità di realizzazioni purchè funzionali all'offerta di servizi e alla riqualificazione degli impianti. Una materia che dovrà essere approfondita nel merito ma che sembra destinata a fornire un chiarimento complessivo su questo tipo di attività legate all'industria delle vacanze.

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