Due arresti per la rapina al custode senegalese
I carabinieri hanno chiuso le indagini sul grave fatto di circa un mese fa al porto Danneggiato il locale dell’uomo intervenuto per difendere l’extracomunitario
ALGHERO. Tentata rapina ai danni di un giovane senegalese e danneggiamento aggravato di un locale pubblico, il cui titolare era intervenuto in difesa dell’extracomunitario. Con queste accuse, i carabinieri della compagnia hanno arrestato Alessandro Monaco, 39 anni, e Marco Desole, di 36, entrambi algheresi e con diversi precedenti di polizia. I militari hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Sassari: il provvedimento chiude l’attività investigativa sviluppata dai militari subito dopo il grave fatto che si era verificato l’8 luglio in via Garibaldi.
I due uomini, in evidente stato di ebbrezza alcolica, si erano avvicinati a un ragazzo senegalese che stava lavorando come custode allo scalo Tarantiello, e dopo averlo ripetutamente offeso e insultato, lo avevano colpito con calci e pugni e gli avevano sottratto il cellulare. Inutili i tentativi del giovane extracomunitario di difendersi e divincolarsi, e solo l’intervento del gestore di una paninoteca - che si trova a breve distanza - gli aveva permesso di recuperare il telefonino e allontanarsi dai due aggressori. Ad Alessandro Monaco (individuato subito dopo il fatto) e Marco Desole, l’intervento di Mauro Sechi che aveva difeso il senegalese non era piaciuto, così avevano messo in atto una spedizione punitiva: erano entrati nel locale e avevano offeso e minacciato pesantemente il titolare della paninoteca. A un certo punto - nonostante non ci fosse stata alcuna reazione da parte del titolare della peninoteca Poldo - Alessandro Monaco avrebbe colpito l’uomo con un pugno al volto e non contento avrebbe poi distrutto parte degli arredi del locale e la vetrina. Il ragazzo senegalese e il titolare della paninoteca erano finiti al pronto soccorso per le ferite riportate nell’aggressione. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di ricostruire i fatti e presentare un dettagliato rapporto alla procura della Repubblica di Sassari che ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per i due indagati. Monaco e Desole sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Bancali.
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