La Nuova Sardegna

Alghero

La casa del direttore del vecchio carcere sarà una foresteria

di Gianni Olandi
La casa del direttore del vecchio carcere sarà una foresteria

Il Parco avvia la riqualificazione e il restauro dell’immobile Lubrano: «Recuperiamo spazi in vista dell’autoproduzione»

03 agosto 2014
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ALGHERO. Sono stati affidati i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’ex abitazione del direttore della allora colonia penale di Tramariglio. L’intervento è stato deciso dai vertici del Parco di Porto Conte e l’immobile riqualificato, uno dei più prestigiosi del complesso di Casa Gioiosa, avrà una destinazione specifica: quella di foresteria. «È l’inizio di un percorso che andrà a recuperare spazi di autoproduzione – spiega il presidente del Parco di Porto Conte Stefano Lubrano – attraverso l’offerta di servizi destinati ai visitatori. La foresteria, una volta realizzata, sarà in grado di ospitare una ventina di posti letto e quindi di svolgere quella funzione ricettiva che fino a oggi è mancata al nostro sistema di accoglienza».

Lubrano lascia intendere che il Parco sta entrando in una nuova fase che si aggiunge alla specificità ambientale e scientifica che gli appartengono istituzionalmente, ma che comincia a fare capolino nei meccanismi della produzione economica e a rispondere alla legge economica della domanda e dell’offerta. La riserva naturale comincia dunque ad affacciarsi in maniera concreta e significativa verso quelle opportunità che le derivano dal disporre di un consistente patrimonio immobiliare che deve essere evidentemente riqualificato e quindi messo in produzione.

Patrimonio, vale la pena ricordare, in larga misura di proprietà del ministero della Difesa e quindi inutilizzabile a fine produttivi. Ma c’è di più: questa condizione di abbandono sta consolidando le precarietà strutturali dei siti provocate dagli agenti atmosferici e in particolare dalla totale mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria. C’era stato un impegno politico nel corso della precedente legislatura per il trasferimento dei beni in questione, non più utilizzabili a fini bellici o di difesa, purtroppo disatteso sul piano pratico.

Tornando alle iniziative dei vertici della riserva naturale della Baia delle Ninfe, va detto che si tratta di un processo che guarda al medio e lungo termine ma il fatto che la dirigenza del Parco abbia cominciato a percorrerlo sul fronte della ricettività, e quindi del ritorno economico, rappresenta un serio passo in avanti anche in riferimento al fatto che le risorse pubbliche tendono a esaurirsi e sono sempre più difficili da ottenere. Il Parco di Porto Conte, oggi dotato di una organizzazione efficiente attraverso il servizio svolto dalle guide del parco, le dotazioni museali e un settore informativo all'altezza dei compiti che deve svolgere, dovrebbe inoltre costituire una delle carte da giocare per il sistema alberghiero tradizionale della Riviera del Corallo e in particolare per quelle strutture a Nord della città catalana.

Le opportunità offerte dalla riserva dovrebbero costituire un ulteriore e convincente argomento da inserire nell’offerta vacanza sulla costa algherese che andrebbe perfezionato sul fronte della promozione nazionale e internazionale. A cominciare dalla Fondazione Meta, l'ente di piazza Porta Terra che peraltro gestisce gli introiti delle visite alle Grotte di Nettuno, e dalle campagne istituzionali della Regione Sardegna.

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