La Nuova Sardegna

Alghero

Un milione e mezzo per salvare l’Arenosu

Presentati al Parco regionale di Porto Conte i piani di rinaturalizzazione delle pinete protette

26 luglio 2014
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ALGHERO. Il Parco di Porto Conte, l’Ente Foreste della Sardegna e l’Agenzia Laore mettono in campo cifre importanti per salvaguardare, tutelare e garantire la corretta fruizione dell’immenso polmone verde dell’Arenosu, le pinete a ridosso di Fertilia e alle pendici di Monte Palmavera e Monte Doglia. Si tratta di oltre un milione e mezzo di euro che verranno impegnati dalle tre amministrazioni per numerosi interventi, già in parte svolti, di varia tipologia: dalla bonifica delle discariche abusive, alla rinaturalizzazione delle pinete con nuove essenze arboree, al diradamento boschivo e ancora all’installazione della cartellonistica informativa e prescrittiva. E ieri, nel presentare le iniziative, si è partiti proprio da quest’ultimo intervento. È stato il presidente del Parco Stefano Lubrano, nella sua ormai ultima uscita istituzionale, a raccontare quelle che sono state le azioni svolte da Casa Gioiosa sul fronte della cartellonistica informativa. «Non abbiamo tracciato nuovi sentieri - ha detto - ma più semplicemente provveduto a valorizzare tutta la rete viaria presente: fasce tagliafuoco e sterrati dove abbiamo installato la cartellonistica informativa».

Gli interventi hanno riguardato principalmente quattro macroaree: il settore più prossimale alla città ossia lo stagno Calich dove su viale Burruni sono stati installati cartelli informativi sul valore naturalistico dell'area umida e a breve verrà anche inaugurata la prima area birdwatching su un terreno concesso dall’Agenzia Laore; poi il settore della pista ciclabile lungo la statale Fertilia-Porto Conte dove è stato installato un percorso Vita per gli esercizi motori all'aria aperta; e poi ancora su Punta Giglio dove sono stati installati diversi cartelli lungo i vari sentieri e installato anche li un percorso vita. Per finire anche interventi e cartelli informativi sulla spiaggia di Mugoni e lungo i sentieri che salgono verso Monte Timidone all'interno della foresta demaniale di Porto Conte gestita dall'Ente Foreste.

Dopo il presidente del Parco, a illustrare più dettagliatamente li interventi sulla pinete Arenosu ci ha pensato Massimo D’Angelo progettista e funzionario dell’Ente Foreste della Sardegna. «Abbiamo finora censito e bonificato all’interno delle pinete ben 35 discariche abusive di materiali come residui di edilizia, amianto, pneumatici ed elettrodomestici - ha riferito -, nei prossimi due anni saremo impegnati sul fronte con diradamenti, nuove piantumazioni e ripristini di recinzioni». Anche i tecnici di Laore hanno evidenziato il dispendio di risorse per fronteggiare la lotta alle discariche. Sempre sull’Arenosu spesi oltre 300mila euro compresi anche gli interventi svolti sull’area occupata dal campo sosta nomadi. «La sinergia tra Agenzia Laore, Parco di Porto Conte ed Ente Foreste è uno straordinario esempio di buona governance e ottimizzazione delle risorse - ha concluso Lubrano - ma è ancora necessario lavorare sulla sensibilità civica delle persone per insegnare che se vogliamo vivere in un ambiente migliore dobbiamo partire dalla buone pratiche sui rifiuti che ognuno di noi produce e che non può abbondonare dove vuole». Dello stesso avviso il vicesindaco Raimondo Cacciotto, ha sottolineato la necessità di una sinergia anche su gli spazi verdi urbani, «i quali ugualmente devono essere tutelati».

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