La Nuova Sardegna

Alghero

Le ringhiere sui bastioni dividono i cittadini

di Andrea Massidda
Le ringhiere sui bastioni dividono i cittadini

Critiche e consensi sulle barriere posizionate nella passeggiata davanti al porto Il sindaco: «Soluzione provvisoria». Forza Italia: «Soldi regionali solo grazie a noi»

26 luglio 2014
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ALGHERO. Qualcuno, dopo aver visto le nuove barriere metalliche posizionate dal Comune sulla passeggiata tra il Cafè latino e la Madonnina, ha bocciato l’operazione con fine ironia parlando di «Ringhiera del Corallo». Altri (forse meno brillantemente, ma certo più prudentemente) hanno invece compreso che la soluzione adottata in questi giorni è soltanto provvisoria e serve a evitare che questa estate possa ripetersi una tragedia come quella accaduta a marzo, quando un pensionato ha perso la vita per essersi appoggiato sul parapetto del bastione intitolato a Cristoforo Colombo. Troppo pochi venti centimetri di muraglia per essere certi che cittadini e turisti non caschino distrattamente di sotto. Lo dice prima di tutto la legge, ma lo suggerisce anche il buonsenso. «Stiamo semplicemente e momentaneamente privilegiando l’incolumità delle persone sull’estetica», ha chiarito in sostanza il sindaco Mario Bruno, ricordando che nei giorni scorsi la giunta regionale ha approvato un finanziamento di 400mila euro per mettere definitivamente in sicurezza tutti gli affacci a mare della città fortificata. E che entro settembre l’amministrazione comunale bandirà un concorso di idee per progetti che riguardano in particolare il bastione Magellano. Tuttavia la polemica non si placa e c’è da scommettere che sarà così sino a quando il consiglio regionale non darà il via libera definitivo allo stanziamento per la sostituzione completa e definitiva di tutte le barriere.

Su questo punto arriva persino il plauso dell’opposizione, che però rivendica i meriti. «Esprimiamo soddisfazione per un risultato che, con buona pace di chi si affretta a imbastire appropriazioni indebite, nasce dall’impegno assunto dalla giunta Pigliaru dopo l’emendamento da noi presentato in consiglio regionale», dice Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia. Che aggiunge: «Mancano ora all’ appello altri 50mila euro, che sono comunque ricompresi in una proposta di legge sempre da noi presentata e che a breve andrà in aula, dopo il passaggio in commissione. Oggi - concude il consigliere regionale - qualcuno operativo sul piano mediatico e inerte su quello amministrativo, cerca confusamente di mettere il cappello su queste risorse, pur non conoscendone l'origine».

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