La Nuova Sardegna

Alghero

«Ci sfrattano, il Comune ci aiuti»

«Ci sfrattano, il Comune ci aiuti»

Appello di una famiglia che occupa una casa popolare: martedì l’esecuzione

19 luglio 2014
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ALGHERO. Tre anni il suo caso aveva fatto clamore: nella speranza di evitare lo sfratto aveva chiesto al Comune un contributo per pagare l’affitto, ma il Regolamento lo considerava troppo povero per usufruire degli aiuti previsti dalla legge («il reddito dichiarato è inferiore al canone di locazione», diceva la nota che rigettava la domanda). Fatto sta che nei prossimi giorni Marco - il nome è ovviamente di fantasia - rischia ancora una volta di essere sfrattato da una casa che nel frattempo ha occupato pur di assicurare un tetto alla moglie e ai due bambini. E chiede aiuto alle istituzioni, giurando che nemmeno le forze dell’ordine riusciranno a mandarlo via da quella piccola dimora nel popolare quartiere della Taulera. E dice sul serio. Anche perché il protagonista di questa storia di ordinaria miseria con risvolti paradossali, povero lo è davvero. E con i suoi lavoretti saltuari riesce a malapena a garantire alla sua famiglia di sfamarsi. Figurarsi la sua faccia quando l’Area (l’ex Iacp, ente proprietario dell’abitazione) gli manda un salatissimo conto di affitto più penali varie che ovviamente non riesce a saldare.

L’esecuzione dello sfratto è prevista per martedì mattina e Marco lancia un appello alle istituzioni. «Aiutatemi prima che sia troppo tardi - dice -, se ho occupato questo appartamento di appena 50 metri quadri con un angolo cottura e una stanza nella quale dormiamo in quattro è solo perché non ho scelta. E quando si presenterà l’ufficiale giudiziario insieme con le forze dell’ordine dovrò resistere».

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