La Nuova Sardegna

Alghero

Mario Bruno non molla: «Corro anche senza il Pd»

di Gianni Olandi
Mario Bruno non molla: «Corro anche senza il Pd»

L’ex consigliere regionale: non mi aspettavo il fuoco amico ma vado avanti Il candidato sindaco: a giorni in piazza cominceremo a parlare di programmi

19 aprile 2014
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ALGHERO. Dalla nascita del Partito democratico è la prima volta che nelle ex Botteghe Oscure catalane si registra una contrapposizione interna così dura, uno scontro senza esclusione di colpi che vede protagonista una delle figure di primo piano del Pd algherese: Mario Bruno, vice presidente uscente in consiglio regionale, già capogruppo del suo partito nella assemblea di via Roma a Cagliari e attuale unico candidato del Pd, il solo che ha raccolto le firme, per le prossime elezioni comunali del 25 maggio.

Candidatura che per le dinamiche che l'hanno determinata, non è condivisa dai vertici della segreteria politica ma è probabile che a provocare un confronto così aspro abbiano contribuito vecchie ruggini. Il rapporto si è talmente deteriorato che oggi l’ex consigliere regionale non ha difficoltà a sostenere che non intende fare passi indietro: o con il Partito democratico o da solo.

«Ho dato la disponibilità alla candidatura a sindaco – afferma ripercorrendo questa vicenda – accogliendo l’appello di tanti cittadini algheresi che anche in queste ore mi chiedono di impegnarmi in prima persona e di mettere a frutto per la città una rete di rapporti e relazioni istituzionali, competenze e esperienze maturate nei miei dieci anni in Regione. Ho risposto generosamente, senza riserve, ma non mi aspettavo di certo il fuoco amico». Bruno approfondisce poi la dinamica che ha portato alla sua candidatura a sindaco.

«In base allo statuto del Pd e alle regole condivise dalla coalizione – sostiene – il candidato sono io, l’unico a presentarsi alle primarie col sostegno di centinaia di cittadini. Oggi quegli stessi cittadini, frastornati anche dall’inconcludenza e forse dall’ostilità inspiegabile del mio partito, mi invitano a tener duro e a presentare e ricevere il sostegno di liste civiche a me collegate».

Sembra che la decisione di andare comunque al voto delle amministrative in veste di candidato a sindaco sia ormai un elemento certo, non trattabile. «Tra qualche giorno, in un incontro pubblico in piazza – risponde a proposito Mario Bruno – cominceremo a parlare di programmi, di rilancio concreto della città e dei metodi che accompagneranno la nostra azione. Non sarà una campagna contro qualcuno, ma per la città, che vive una fase difficilissima. C’è bisogno di tutti, di una politica inclusiva, anche dell’incontro fra diverse generazioni. Fare politica per l’unità, per portare risultati, non per alimentare divisioni. Il mio metodo è conosciuto: per dieci anni ho reso conto dell’attività svolta in consiglio regionale e ogni settimana ho incontrato i miei concittadini per coinvolgerli nella vita istituzionale. Continuerò così, chiedendo agli algheresi di seguirmi durante tutto il mandato con suggerimenti, stimoli, proposte, studio dei problemi e ricerca di soluzioni, ma anche con le critiche e il controllo del mio operato. Non ho mai voluto deleghe in bianco». Il tono è chiaramente da campagna elettorale, la decisione pare presa, la tesi che «non c'è più tempo da perdere» sembra prevalere anche nell’ultima domanda .

Quali spazi di trattative ci sono ancora ? «Abbiamo una vasta esperienza da mettere a frutto, ora, per l’amministrazione cittadina. Attendo le decisioni dei vertici dei Democratici – chiude Mario Bruno – ma i miei concittadini mi invitano a guardare avanti, con o senza il Pd». La risposta presenta qualche passaggio sibillino quando l’ex consigliere regionale cita i suoi concittadini. Il Pd, infatti, le risposte le vuole da lui.

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