La Nuova Sardegna

Alghero

Nuovo blitz dei senzatetto, occupata l’ex sede dell’Asl

di Gianni Olandi
Nuovo blitz dei senzatetto, occupata l’ex sede dell’Asl

Alghero, una famiglia si è insediata al secondo piano dove c’erano gli ambulatori. La città paga la mancanza di politiche per la casa

17 aprile 2014
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ALGHERO. Una nuova occupazione abusiva di uno stabile vuoto, ieri mattina in via Catalogna, nella ex sede dell'Asl. Una famiglia si sarebbe introdotta al secondo piano, dove una volta c'erano ambulatori e uffici sanitari, occupando i locali i cui proprietari sarebbero dei privati. Gli uffici dell'Asl erano infatti ospitati in affitto.

Si tratta dell'ennesimo episodio di occupazione abusiva che segue quelli dell'albergo Bellavista di Fertilia, dell'ex centro di igiene mentale dei Giardini Tarragona, della sala mensa dell'istituto alberghiero, un asilo a Sa Segada, e di alcuni appartamenti privati. Una serie di situazioni non facilmente gestibili che sta creando una sorta di “fai da tè” dell'occupazione che viene motivata dalla mancanza di alloggi in regime di edilizia economico popolare e dalla situazione di crisi economica provocata anche dalla disoccupazione. Tra l'altro sulla carenza di alloggi da destinare a situazioni particolarmente drammatiche e in regime quindi di vera e propria emergenza, pesa indubbiamente la scarsa attenzione che la politica ha dedicato a questo delicato settore nel corso degli ultimi decenni.

L'unico intervento che si ricorda in una ventina di anni è quello di Sa Segada dove sono stati recentemente ultimati dieci appartamenti della agenzia Area, l'ex Iacp, peraltro non ancora consegnati agli aventi diritto per pastoie di ordine tecnico e burocratico. Non si è certi se questa povertà di interventi nel settore dell'edilizia popolare sia frutto di una scelta politica finalizzata in qualche modo a proteggere il mercato immobiliare privato che vanta in città centinaia di appartamenti invenduti. Se così fosse si tratterebbe di una insana strategia volta a colpire le fasce più deboli.

È’ anche accreditata la tesi secondo la quale la mancanza di un programma adeguato per dare risposte sul fronte della casa sia frutto soltanto della indolenza degli amministratori ad affrontare una questione di primario ordine sociale. Disattenzione politica è stata inoltre dimostrata anche sul fronte dell'edilizia cooperativa dove grazie alla presenza di apposite leggi con relativo supporto finanziario è possibile acquistare la prima casa a condizioni più favorevoli. Anche in questo caso problemi tecnico-burocratici hanno rappresentato un ostacolo insormontabile.

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