La Nuova Sardegna

Alghero

L’Udc ora lancia segnali ai democratici

di Gianni Olandi
L’Udc ora lancia segnali ai democratici

Oppi e Milia sondano per un’eventuale intesa. Pienone all’assemblea con Mario Bruno ma nel Pd spunta anche Mannoni

12 aprile 2014
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ALGHERO. La città catalana è sempre più laboratorio per nuove esperienze politiche. Ieri si sono svolte ad Alghero diverse riunioni in vista delle amministrative i cui tempi tecnici si stanno ormai consumando. La novità è rappresentata da una rinnovata attenzione dell'Udc verso l'area moderata ma senza escludere un ragionamento con il Partito Democratico.

Si sta delineando dunque uno strappo rispetto al tradizionale blocco della coalizione di centrodestra. Ma sull'argomento non è stato sottoscritto alcun accordo e tanto meno ufficializzato un tavolo tra Pd e Udc. La situazione politica algherese è comunque in piena evoluzione e una conferma giunge dalla presenza in città di Giorgio Oppi, Sergio Milia, regionale e provinciale dell'Unione di Centro, per una visita esplorativa dalla quale è trapelata l'ipotesi di un confronto più ravvicinato con il Pd.

Una schermaglia soltanto iniziale che ruoterebbe anche sulla indicazione a sindaco. Giornata intensa quella di ieri per il Pd con riunioni a catena della segreteria e della direzione in via Mazzini ma anche per una assemblea, molto affollata, tenuta da Mario Bruno in quella che appare la sua sede elettorale in via Verdi.

Ieri in tarda serata si è svolta una nuova riunione della segreteria Pd, occasione per cominciare a discutere sull'”occhiolino” giunto dall'Udc dopo la visita algherese di Oppi e Milia.

E sempre ieri è circolata con insistenza la possibilità che nel centro sinistra si trovi un accordo sul nome di Carlo Mannoni, dirigente regionale di alto livello, già assessore e vicepresidente della Regione con Renato Soru. Mannoni ha studiato a Alghero, dove ha casa e vanta consistenti rapporti di amicizia. Ma su questa partita soltanto voci, niente di ufficiale, e si individua nell'uscita, per quanto autorevole, del nome di Mannoni, una sorta di alternativa a quella di Mario Bruno, unico esponente del Pd ad aver raccolto le firme per le primarie e quindi candidato dello stesso partito.

Tra le ipotesi che circolano gode di un certo credito quella che l'ex vice presidente del consiglio regionale abbia comunque intenzione di presentare una propria lista, anche fuori dal perimetro del suo partito.

Il ragionamento dell'Udc con il Partito Democratico, e forse anche una nuova indicazione a sindaco, potrebbe far rivedere ai Riformatori Sardi la decisione di viaggiare da soli alle amministrative. Decisione sancita dall’assemblea del movimento.

Tensioni e posizioni contrapposte si registrano anche in casa sardista dove diverse anime si confrontano sulle ipotesi destra o sinistra. Il Psd'Az è stato tra i primi a rinunciare all’idea di formare il terzo polo con l'area dei moderati.

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