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Alghero, mondiale rally e Gay pride: città pronta al decollo

di Andrea Massidda
Alghero, mondiale rally e Gay pride: città pronta al decollo

Turismo, in attesa dei due eventi di giugno il comparto ricettivo della Riviera si attrezza per garantire la migliore accoglienza

04 marzo 2014
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ALGHERO. Dopo i ben auguranti quanto inaspettati numeri fatti registrare dal comparto ricettivo nel 2013, con un aumento delle presenze turistiche del 12 per cento e il boom di ferragosto e capodanno, per la Riviera del Corallo quello in corso potrebbe rivelarsi l’anno della definitiva e conclamata ripresa. I presupposti perché ciò avvenga ci sono tutti, basti pensare che al termine della primavera sono in programma uno dietro l’altro due appuntamenti molto diversi tra loro ma entrambi di grandissimo richiamo: tra il 5 e l’8 giugno in piazzale della Pace sarà allestito il quartier generale dell’unica prova italiana del Campionato mondiale di rally, mentre qualche giorno più avanti - precisamente tra il 21 e il 28 - la città ospiterà il Gay pride della Sardegna. E se sulla ricaduta economica generata dal primo evento c’è ben poco da discutere (per i soli addetti ai lavori, quindi senza contare gli appassionati, negli hotel e nei b&b saranno occupate più di 1.500 camere) - non meno esaltanti sono le previsioni per il raduno dei cittadini sensibili ai diritti degli omosessuali, visto che le stime parlano di almeno 4mila presenze giornaliere da moltiplicarsi per una settimana. In altre parole, per albergatori e commercianti l’estate non potrebbe cominciare in modo migliore. Così la domanda appare quasi scontata: Alghero è davvero pronta per queste imperdibili occasioni di rilancio? Nonostante l’assenza di una vera e propria amministrazione comunale (com’è noto c’è un commissario da dicembre) tutto lascia pensare di sì. Una cosa è certa: è assolutamente vietato fallire. L’accoglienza. Sul fatto che la città non si farà trovare impreparata c’è qualcuno che è disposto a scommetterci. «Ospitando il campionato di rally Alghero sarà su un palcoscenico internazionale - spiega Stefano Visconti, presidente del consorzio Riviera del Corallo, che riunisce il 55 per cento delle strutture ricettive della zona - e a certi livelli lo standard dei servizi offerti deve essere molto alto. Ma da queste parti siamo abituati a gestire grandi flussi di vacanzieri e non ci lasceremo sfuggire una simile chance». La convinzione degli operatori è quella di poter puntare a una riconferma anche per gli anni prossimi. «Certo - conclude Visconti - per vincere questa sfida dovremo mettere a disposizione tutta la nostra professionalità e la nostra cultura dell’accoglienza».

Il ritorno economico. Ne varrà di sicuro la pena, visto che soltanto piloti, meccanici e addetti commerciali delle case automobilistiche in gara lasceranno agli albergatori algheresi una cifra intorno ai 400mila euro. Molto di più della classica boccata d’ossigeno che sino a qualche anno fa veniva continuamente invocata. Enrico Daga, presidente del Sistema turistico locale, si è battuto più di tutti per convincere l’Aci a dare fiducia alla Riviera del Corallo. E ora a fare brutta figura non ci pensa affatto. «Tra paddock e centri assistenza - anticipa - dal porto sino al lido sarà allestita una città dentro la città, quindi è naturale che con il Comune e con i vigili urbani si facciano continuamente riunioni. Siamo a buon punto, ci dimostreremo all’altezza di un evento sportivo capace di assicurarci un ritorno di immagine pazzesco: sono 150 i giornalisti accreditati».

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