La Nuova Sardegna

Alghero

Alitalia taglia i voli a Cagliari e Alghero

di Andrea Massidda
Alitalia taglia i voli a Cagliari e Alghero

Colpi di scure sul Riviera del Corallo con l’annullamento di alcune tratte fondamentali, ma anche al sud problemi in arrivo

21 settembre 2012
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ALGHERO. Finita l’estate dei grandi incassi le compagnie aeree ricominciano a fare e a disfare la programmazione dei voli infischiandosene allegramente delle esigenze dei sardi. Del resto glielo consente l’attuale regime di proroga della continuità territoriale, che scadrà a fine ottobre, quando la Regione dovrà bandire la nuova gara. Così si scopre che Alitalia inaugurerà la sua winter season, la stagione invernale, con svariati colpi di scure sulle rotte da e per l’isola. Nel dettaglio, la mannaia colpirà presto l’aeroporto di Cagliari con la cancellazione del collegamento con Linate delle 7 e di quello per Fiumicino delle 15.30. Ma è niente in confronto a quanto accadrà allo scalo di Alghero, dove sin dal 7 ottobre spariranno i voli domenicali per Roma (in partenza alle 7) e quelli per Milano delle 6,40. Con buona pace delle società sportive isolane, che in mancanza di alternative dovranno anticipare il viaggio per le trasferte al sabato sera.

E non è tutto. Perché sempre Alitalia conferma senza il minimo imbarazzo che da fine ottobre sarà annullato persino il collegamento quotidiano delle 19.40 tra Fertilia e Linate e pure la rotta inversa delle 9.30 (in pratica i voli passano da 3 a 2 durante la settimana e ne rimane uno solo la domenica). Mentre, almeno sino al primo aprile, verrà soppresso anche l’Alghero-Torino.

Perdite enormi. Stando a quanto dicono dalla compagnia aerea i tagli sarebbero motivati da mere ragioni commerciali. «Su quelle tratte - spiegano - subiamo perdite enormi e siamo stati costretti a ottimizzare al massimo, lasciando sopravvivere alcuni voli per puro senso di responsabilità. In ogni caso molto presto ci sarà un appuntamento con la Regione per valutare nuove opportunità». Nell’attesa, sembra di capire, ognuno si arrangi come può. Un consiglio che non vale soltanto per chi viaggia, ma anche per le società che gestiscono gli aeroporti. Perché - tanto per fare un esempio - la Sogeaal di Alghero con questo giochino ha perduto nei tre mesi a cavallo tra il 2011 e il 2012 almeno 15mila passeggeri. Cosa che ha rischiato di vanificare gli sforzi fatti dal management per registrare numeri positivi.

Interrogazione. La notizia dell’ennesima beffa sui cieli isolani ha scatenato immediate reazioni politiche. Su tutte spicca quella del vicepresidente del consiglio regionale Mario Bruno, che stamattina presenterà nell’assemblea di via Roma un’interrogazione indirizzata al governatore Ugo Cappellacci e all’assessore ai Trasporti Christian Solinas. «Ancora una volta - commenta l’esponente del Pd - subiamo forti penalizzazioni a causa di una continuità territoriale che palesemente non esiste. È necessario che Solinas apra al più presto un tavolo con l’Enac e l’Alitalia chiedendo al vettore più rispetto per i sardi. La Regione - conclude - deve mostrare autorevolezza e soprattutto porre rimedio ai pasticci che ha creato sinora».

I sindacati. Durissimo anche il commento di Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt-Cgil per la provincia di Sassari. «Questa inquietante vicenda - tuona il sindacalista - non è altro che la conseguenza del mancato varo della legge sulla continuità territoriale aerea, un’inadempienza che consente ai vettori di fare quello che vogliono senza alcuna sanzione e senza alcuna garanzia per i cittadini, specie quelli del nord ovest della Sardegna. Ma ciò che più sconcerta - conclude - è che tutte queste incredibili manovre di ridefinizione dei voli si scoprono quasi per caso, perché né la Regione né l’Alitalia danno informazioni. La verità è che si sta ripetendo quanto già visto l’anno scorso».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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