La Nuova Sardegna

Alghero

«La cecità dei vertici Asl ha paralizzato Oculistica»

di Andrea Massidda
«La cecità dei vertici Asl ha paralizzato Oculistica»

Nel reparto del Marino visite sospese ormai da giorni. Sindacati in allarme Ancora nessun intervento su apparecchiature e organici, crescono i disagi

19 giugno 2012
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ALGHERO. Dopo l’appello del primario Pierangelo Pintore e la denuncia del presidente della Commissione sanità della Provincia di Sassari Mario Pala, ora a a scagliarsi contro la Asl per le incredibili condizioni in cui versa l’unita operativa di Oculistica dell’ospedale Marino sono le organizzazioni sindacali Cisl Nursing up e Fials. Da dieci giorni, infatti, l’attività ambulatoriale del reparto è sospesa. Niente più visite, se non quelle urgenti, così come sono garantiti soltanto gli interventi chirurgici di particolare gravità. II motivo? Molto pratico: mancano le apparecchiature diagnostiche (gli strumenti a disposizione, compreso il lettino operatorio, sono stati concessi in visione da alcune case farmaceutiche) e l’organico degli infermieri è ridotto all’osso. Tutto - detto senza sarcasmo - nell’assoluta cecità della direzione generale dell’Azienda sanitaria.

Il comunicato congiunto delle segreterie sindacali del territorio è durissimo e parte dalla constatazione che, pur essendo passata più di una settimana dal grido di dolore di Pintore, nulla e nessuno si è mosso per porre anche parzialmente rimedio alla grave situazione in cui versa l’unità di Oculistica. «Visti gli ultimi avvenimenti - si legge nella nota - siamo di fronte a un’azienda più incline alle questioni amministrative che a quelle sanitarie». I sindacati ricordano anche che, nonostante i numerosi problemi e l’indifferenza in cui ha operato e opera il reparto, «dal primo gennaio di quest’anno il personale medico e infermieristico è riuscito ha portare a termine 464 interventi chirurgici». Non solo: in un anno e mezzo sono state fatte ben 4.800 visite ambulatoriali e 1.350 interventi. «In una azienda normale - continuano i rappresentanti di categoria - un’attività così lodevole sarebbe stata supportata e incentivata dalla dirigenza, eppure tutto ciò alla Asl di Sassari non avviene. Con il risultato di penalizzare unità operative eccellenti come appunto Oculistica o Neurochirurgia, che ha la sua sala operatoria bella e pronta, ma è chiusa da più di un anno senza un motivo plausibile». Nel dettaglio, a Oculistica mancano apparecchiature indispensabili come il fluorangiografo digitale,il tomografo a coerenza ottica, lo Yg Laser, l’ecografo, il campimetro computerizzato, il topografo corneale. ma non c’è traccia neanche dell’ecobiemetro, del microspio endoteliale, del retinografo e persino dei set di lenti per la diagnostica. Un disastro.

Oltre al problema legato all’assenza dei macchinari diagnostici, ci sarebbe anche quello che riguarda la mancanza di personale. «Abbiamo in servizio cinque medici di cui uno a tempo determinato - continuano i sindacalisti - mentre gli infermieri sono cinque, due dei quali assenti per lunga malattia». Finito? Macché. A Oculistica lamentano grossi disagi anche per quanto riguarda la logistica, con locali che non sono idonei alla degenza, visto la mancanza di ossigeno e di condizionatori d’aria. «Ci aspettiamo - si chiude il comunicato - che i soldi incassati dai ticket della popolazione siano utilizzati per l’ammodernamento tecnologico dei reparti e chiediamo un immediato cambio di rotta: si abbandonino i restyling e si pensi alla sostanza, che è quella che interessa di più i cittadini e che permette di salvaguardare la loro salute».

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