La Nuova Sardegna

Alghero

Oculistica al collasso, sospese le visite

di Andrea Massidda
Oculistica al collasso, sospese le visite

Mancano le apparecchiature e scarseggiano gli infermieri. Nel reparto del Marino vengono garantite soltanto le urgenze

12 giugno 2012
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ALGHERO. Non ci sono le apparecchiature diagnostiche e - manco a dirlo - l’organico degli infermieri è ridotto all’osso. Così, dopo ripetuti quanto evidentemente vani appelli alla direzione generale dell’Asl 1, da sabato scorso l’attività ambulatoriale di routine dell’unità operativa di Oculistica, all’ospedale marino, è sospesa. Niente più visite, insomma. Anche se, almeno per adesso, negli orari di lavoro saranno comunque garantite quelle urgenti, così come non verranno interrotti gli interventi chirurgici di particolare gravità. A comunicarlo con una certa amarezza è lo stesso responsabile del reparto, Pierangelo Pintore, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera indirizzata al direttore generale Marcello Giannico e per conoscenza anche al presidente della Commissione Sanità della provincia di Sassari e a tutte le organizzazioni sindacali mediche e del comparto.

«Nonostante le numerose e reiterate richieste - scrive il primario - mancano a tutt'oggi quasi tutte le apparecchiature diagnostiche necessarie per un regolare svolgimento della normale attività: dal fluorangiografo digitale al tomografo a coerenza ottica, dall’argon al lo Yag Laser, dall’ecografo al campimetro computerizzato, dal topografo corneale al pachimetro non a contatto. Ma non cì traccia neanche dell’ecobiometro, del microscopio endoteliale, del retinografo, dei retinoscopi, degli oftalmoscopi e dei set di lenti per la diagnostica». Un elenco lunghissimo e impressionante di macchinari, tanto che non c’è certo bisogno di essere degli esperti per capire che in simili condizioni svolgere un’attività medica è praticamente impossibile. «Per tali strumenti, richiesti ogni anno nel Piano d’investimenti da me regolarmente compilato - continua Pintore - non è mai stata attivata alcuna gara d'acquisto. Così l’attività dell’unità operativa, compresa quella operatoria va avanti con strumenti concessi in visione da alcune aziendedel settore oftalmologico». Un prestito, insomma, tanto che prima o poi questi strumenti dovranno essere restituiti. Ma non è tutto. Secondo la lettera denuncia di Pierangelo Pintore, a Oculistica ci sarebbero persino enormi problemi logistici. «Attualmente - spiega - l’unità è ospitata al terzo piano dell’ospedale marino in locali di fortuna non climatizzati e adattati ad ambulatorio e degenza breve senza che ne abbiano le caratteristiche. Riceviamo quotidianamente lamentele di ogni genere».

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