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Alghero

Amministrative ad Alghero, braccio di ferro fra Terzo polo e Ama

di Andrea Massidda
Amministrative ad Alghero, braccio di ferro fra Terzo polo e Ama

Un documento al vetriolo all’origine della rottura tra le due coalizioni

30 marzo 2012
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ALGHERO. A raffreddare i rapporti tra le due coalizioni moderate e autonomiste cittadine, sino a qualche giorno fa in procinto di allearsi, potrebbe essere stato un documento spuntato fuori nel fine settimana scorso. Si tratta di una bozza di programma preparata dal Terzo Polo, nella quale - almeno in alcuni paragrafi - Udc, Riformatori, Fli e Psd’Az non risparmiano critiche al vetriolo sull’operato dell’amministrazione guidata da Marco Tedde per quasi dieci anni. Un testo che ha lasciato basiti soprattutto quei rappresentanti di «Ama» (in primis quelli del Pdl) già molto scettici all’idea di un ritorno di fiamma con chi il 28 novembre aveva fatto cadere la giunta stringendo un patto con l’opposizione di centrosinistra. Nel documento, tanto per dire, l’esecutivo è accusato di aver fatto poco e male per quanto riguarda le politiche sul lavoro e sul turismo. Si spiega così anche la frenata alle trattative, che proprio mercoledì sera hanno subito uno stop perentorio con il forfait del Popolo della libertà al tavolo convocato nella sede dello scudocrociato di Sassari. In quell’occasione i «promessi sposi» avrebbero dovuto far sintesi sul progetto per la città, toccando argomenti scottanti come il Puc, il futuro della Fondazione Meta e della società in house, ma anche le prospettive sulla zona di Maria Pia, l’accorpamento del Parco naturale di Porto Conte con l’Area marina protetta di Capo Caccia e, ancora, i quozienti familiari. Poi avrebbero dovuto affrontare la questione del candidato a sindaco. E invece il coordinatore provinciale del Pdl Antonfranco Temussi e l’ex primo cittadino Marco Tedde (portavoce delle altre forze di Ama) all’appuntamento nel capoluogo non si sono presentati. Anzi, nelle stesse ore si sono riuniti qui in città. Uno smacco che ha scatenato l’ira del Terzo Polo, tanto che sempre mercoledì - a tarda sera - i leader della coalizione moderata, stanchi di attendere, hanno rotto ogni indugio nominando l’avvocato Francesco Marinaro come loro candidato a sindaco e dicendosi disposti ad accordi soltanto con chi condividerà, senza compromessi, il proprio programma. Una reazione a catena che ieri ha provocato anche l'annullamento dell’incontro tra Nicola Salvio (responsabile per il programma del Terzo Polo) e il suo omologo di Ama Francesco Russino.

Si tratta dunque di un vero e proprio braccio di ferro, che oltretutto rischia di spaccare al suo interno anche la coalizione di centrodestra, divisa tra chi spinge per un matrimonio con il Terzo Polo (anche a costo di sacrificare il candidato a sindaco del Pdl Mario Conoci) e chi invece ritiene che al momento non ci siano le condizioni necessarie per un’alleanza. Tra i primi ci sarebbe addirittura lo stesso Marco Tedde, mentre a sostenere la linea dura sono Giancarlo Piras, Antonio Camerada e Michele Pais, in accordo con il coordinatore provinciale Temussi.

E Mario Conoci? Ufficialmente preferisce non partecipare alla discussione. «Sono parte in causa, quindi è meglio che ne stia fuori - chiarisce –, posso soltanto dire che la mia candidatura a sindaco è espressione del partito e che di conseguenza se il partito dovesse decidere di trovare altre soluzioni posso tranquillamente farmi da parte senza chiedere, come qualcuno ha insinuato, poltrone di consolazione». Rimane tuttavia un sostanziale problema di sfiducia nei confronti di Udc e Psd’Az . «Noi siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto nella precedente amministrazione e vogliamo che il Terzo Polo riconosca i nostri meriti pubblicamente accettando un programma che sia nel segno della continuità», taglia corto Michele Pais, vicecoordinatore cittadino del Pdl. Poi restano le ferite ancora aperte per il golpe democratico di novembre. «Come possiamo fidarci - conclude Pais - di alleati che appena qualche mese fa ci hanno staccato la spina?».

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